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Metodologia dell'educazione musicale - Laboratorio C (Garibaldi)

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Methodology of Music Education

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Anno accademico 2017/2018

Codice dell'attività didattica
-
Docente
Annamaria Garibaldi (Esercitatore)
Insegnamento integrato
Corso di studi
Laurea in Scienze della Formazione Primaria - N. O. (D.M. 249/2010)
Anno
2° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
-
SSD dell'attività didattica
L-ART/07 - musicologia e storia della musica
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Obbligatoria
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Focus del laboratorio è il riconoscimento del diritto alla musica nell'espressione dell'identità e nel percorso di conoscenza di sé, attraverso la promozione di strategie formative in grado di favorire un rapporto costruttivo con la complessità del vissuto sonoro, per scoprire il mondo delle esperienze musicali di ciascuno e prenderne coscienza. 

Obiettivo principale è sensibilizzare gli studenti a vivere, pensare e progettare esperienze musicali finalizzate a condurre il soggetto in formazione alla scoperta e alla costruzione della propria identità sonora.

Focalizzare l'attenzione sul linguaggio musicale quale mezzo per coniugare il "pensare" con il "fare", per costruire e de-costruire sensi e significati, per ascoltare la propria interiorità consentendo la valorizzazione della fantasia, dell'immaginazione e del sogno, tanto quanto della logica e del ragionamento. 

Sensibilizzare alla diffusione e alla pratica musicale nella scuola non attraverso la programmazione di interventi episodici, ma liberando l'insegnamento della musica dalla tradizionale "logica del progetto": riconoscere il diritto alla musica come ordinarietà.

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Risultati dell'apprendimento attesi

La qualità della formazione dei futuri insegnanti può incidere sulla ridefinizione della pedagogia in senso "acustico", attraverso la promozione di una "scuola del suono" in grado di accogliere, insieme alla logica della scrittura, anche quella dell'oralità: una ri-sonorizzazione dei saperi e una liberazione del potenziale artistico.

Possedere abilità artistiche non significa soltanto saper suonare uno strumento o saper cantare in un coro, ma disporre di una maturazione logica, espressiva e comunicativa a livello di consapevolezza della propria identità; essere capaci di operare scelte, sia nell'immediato che nel futuro, accogliendo il nuovo con senso critico ed elevata capacità di giudizio. Con la musica ci si mette in ascolto di sé e dell'altro, un ascolto attivo fatto di partecipazione e compartecipazione emotiva, di confronto di identità e di realtà umane. Attraverso la musica un docente pone particolare attenzione alla relazione educativa e all'interazione verbale, entrambe fondate su forti competenze di comunicazione emotivo-relazionale.

La formazione dei futuri insegnanti deve essere affrontata non solo sul piano della specifica competenza professionale. È importante che un docente riesca a produrre cambiamenti negli atteggiamenti e nei modi di essere di un allievo, promuovendo con la conoscenza della musica e con il fare musica un pensiero critico, libero e plurale. 

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Modalità di insegnamento

Il laboratorio viene condotto integrando riflessioni di ordine teorico, emerse dal corso, con esperienze pratiche di didattica musicale, mediante strategie e spunti metodologici connessi alle attività di tirocinio. Il tutto per incidere fattivamente sulla formazione degli studenti e affermare l'importanza di assicurare a tutti gli allievi il diritto alla musica e all'ascolto. 

Lezione partecipata, brainstorming, lavoro a coppie, lavoro di gruppo (piccolo e medio), sperimentazione di metodologie in contesto di simulazione, circle time, restituzioni in plenaria, riflessioni individuali, autovalutazione, compilazione di questionari e schede di lavoro, analisi di materiali con esemplificazioni di buone pratiche (documenti, articoli, volumi, video, ascolti).

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Osservazione di produzioni e prestazioni; osservazione diretta in situazione; prove comunicative in situazioni concrete; compiti individuali e di gruppo; esercitazioni appositamente strutturate; consegne scritte e orali; produzione di manufatti. 

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Programma

L'attenzione alla promozione della libera espressione creativa porta all'individuazione di strategie e operazioni di carattere metodologico, utili per i futuri docenti: esplorare il repertorio operistico, conoscere la pluralità dei generi musicali, scoprire la realtà dell'orchestra, sperimentare i brani d'insieme, trasformare i suoni individuali in musica, improvvisare, cogliere la dimensione del pensiero non raggiungibile con gli strumenti logico-razionali, attingere alla psicologia della musica e alle neuroscienze cognitive, indagare il linguaggio del pensiero irrazionale, sonorizzare le immagini silenziose, potenziare la fantasia.

La riflessione epistemologica e l'analisi sulla pregnanza formativa, sui nuclei fondanti, sulle chiavi interpretative della disciplina sono necessarie per comprendere come la musica consenta effettivamente di creare comunità di ricerca nelle quali l'inclusione rappresenti un reale obiettivo da conseguire.

La pratica musicale favorisce il coinvolgimento degli studenti a rischio di dispersione scolastica, riduce i processi di esclusione e di marginalizzazione, incentiva il rispetto dell'equità e del benessere a scuola. La musica promuove lo sviluppo di una comunità accogliente sul piano cognitivo, affettivo, motivazionale; incentiva la rimozione delle barriere che ostacolano l'apprendimento; pone le condizioni e le strutture sociali affinché allievi e insegnanti riescano a costruire insieme conoscenza

Testi consigliati e bibliografia

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Per approfondimenti:

L. Bianconi, La musica al plurale, in "Annali della Pubblica Istruzione", Le Monnier, Firenze, 3-4/2009.

R. Laporta, L'assoluto pedagogico. Saggio sulla libertà in educazione, La Nuova Italia, Firenze 1996.

R. Maragliano, Sonorizzare la scuola: un'ipotesi estrema, in "Annali della Pubblica Istruzione", Le Monnier, Firenze, 3-4/2009.

R. Maragliano, Una scuola del suono, su: http://www.e-musiweb.org/DOCprogetto/PDF/Maragliano.pdf.

D. Schön, L. Akiva-Kabiri, T. Vecchi, Psicologia della musica, Carocci, Roma 2007.

J. A. Sloboda, La mente musicale, Il Mulino, Bologna 2002.

I. Stravinskij, Poetica della musica, Curci, Milano 1995.

E. Tarasti, Signs of Music. A Guide to Musical Semiotics, Walter de Gruyter, GmbH & Co. KG, Berlin 2002, trad. it. I segni della musica. Che cosa ci dicono i suoni, a cura di P. Rosato, Ricordi LIM, Milano 2010.



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Orario lezioni

Lezioni: dal 17/02/2018 al 24/02/2018

Nota: Le lezioni si terranno nelle seguenti quattro date: sabato 17 febbraio 09.00/13.00 (4h) in aula 19, mercoledì 21 febbraio 14.00/18.00 (4h) in sala lauree ex giurisprudenza, venerdì 23 febbraio 13.00/17.00 (4h) in sala lauree ex giurisprudenza, sabato 24 febbraio 09.00/13.00 (4h) in aula 19

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Ultimo aggiornamento: 15/02/2018 23:59

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