Corso di laurea magistrale a ciclo unico in
Scienze della Formazione Primaria

Conoscenza dei principali strumenti cognitivi alla base della percezione e dell'uso dei media, responsabili della formazione psico-socio-antropologica degli utenti-spettatori. Comprensione delle funzioni del pensiero narrativo e delle emozioni alla base del pensiero tecnologico in tutte le sue forme mediali (cinema, televisione, internet, ecc.); quest'ultime, a loro volta, linguaggi visivi e audiovisivi complessi, fondanti nella divulgazione e promozione dell'interculturalità e della cultura globale.

Capacità di analisi di forme e contenuti mediali ai fini della comprensione della loro complessità. Tale competenza è alla base dell'interpretazione dei punti di vista proposti nei media e del ragionamento autonomo, essenziale per "leggere correttamente" i contenuti della comunicazione mediale, per crearne di nuovi, per farne un uso appropriato in contesti didattici e per acquisire abilità comunicative adeguate alla contemporaneità.

A partire dalle teorie di Bruner sul pensiero narrativo, saranno analizzate le applicazioni di questa capacità cognitiva in ambienti mediali e tecnologici, con particolare attenzione alla forma audiovisiva e filmica alla base dell'avvento della cultura visuale e della sua influenza psico-socio-antropologica che ha caratterizzato, nel corso del Novecento, una radicale trasformazione dell'immaginario globale, e, in prospettiva pragmatica, dei comportamenti umani. A tal fine, per valutare le mutazioni più recenti e gli scenari attuali, verrà spiegato il concetto di "mediantropo" (Denicolai).

Nello specifico della trasformazione del pensiero narrativo in forme creative/mediali capaci di influenzare in modo incisivo la cultura e i costumi sociali, si analizzerà il ruolo della moda nel cinema (costumi). Partendo ai bozzetti, fino alla creazione dei personaggi e della storia, si descriverà il processo di trasformazione dei capi di moda in media della cultura globale.