Corso di laurea magistrale a ciclo unico in
Scienze della Formazione Primaria

Attraverso l’analisi delle prospettive teoriche che indagano l’evoluzione delle tappe grafiche, il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e metodologici per conoscere e interpretare il significato del disegno infantile, mezzo privilegiato di comunicazione e di espressione per il bambino e vantaggioso metodo di studio delle relazioni sociali infantili a disposizione dell’adulto.

In particolare, il corso è finalizzato a:

• far conoscere agli studenti

1. i principali approcci allo studio del disegno infantile;
2. i punti di forza e di debolezza dei singoli approcci;
3. gli aspetti di continuità, di revisione e di differenziazione delle diverse teorie interpretative.

• favorire negli studenti

1. la conoscenza di strumenti atti a cogliere informazioni sul singolo allievo (coordinazione visivo-motoria, livello grafico, livello cognitivo, aspetti emotivi e affettivi);
2. la capacità di applicare le conoscenze acquisite nel contesto scolastico.

• mettere gli studenti in grado di dimostrare

1. di aver appreso gli aspetti fondamentali dei costrutti trattati e di confrontarli;
2. di saper argomentare, anche con giudizi autonomi, le idee e i problemi;
3. di saper comunicare con proprietà lessicale e con padronanza della disciplina le informazioni apprese.

Il corso prevede la possibilità di partecipare a prove in itinere scritte la cui valutazione potrà, a scelta dello studente, essere considerata parte dell’esame finale.

L’accertamento della preparazione tuttavia, avverrà in forma orale, in cui lo studente dovrà dimostrare una preparazione coerente con l’eventuale esito positivo delle prove intermedie e coerente con gli obiettivi del corso

Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e metodologici per conoscere e interpretare il significato del disegno infantile. Fra le tematiche trattate, ampio spazio sarà riservato allo studio dei principali autori che analizzano lo sviluppo grafico (Luquet, Lowenfeld, Kellogg, Winnicott, Quaglia) e alla conoscenza degli strumenti che permettono al bambino di comunicare il proprio modo di pensare e sentire (test grafici, disegni e tecniche educative basate sul mezzo grafico a uso degli insegnanti). 

 

• Longobardi, C., Pasta, T., & Quaglia, R. (2012). Manuale di disegno infantile. Vecchie e nuove prospettive in ambito educativo e psicologico. Torino: Utet Libreria.
• Longobardi, C., Negro, A., Pagani, S., & Quaglia, R. (2001). Il disegno infantile. Una rilettura psicologica. Torino: Utet Libreria.

 

A scelta due dei seguenti testi:

• Quaglia, R., Longobardi, C., & Negro, A. (2001). Il bambino nel disegno. Una classe allo specchio. Torino: Utet Libreria.
• Manna, G., & Como, M.R. (2010). Le tecniche grafiche come strumento di valutazione del trauma infantile. Milano: FrancoAngeli.
• Bombi, A.S., & Pinto, G. (2001). Le relazioni interpersonali del bambino. Studiare la socialità infantile con il disegno. Roma: Carocci.
• Quaglia, R. (1994). Il disegno del bambino cattivo. Torino: Bollati Boringhieri.
• Quaglia, R. (1996). Disegnare la famiglia. Un test alla luce del modello relazionale. Torino: Utet Libreria.
• Quaglia, R. (2001). Personalità e scarabocchio. Un metodo proiettivo. Torino: Utet Libreria.